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Giornalista e scrittore

SONO NATO A BOLZANO
FACCIO IL GIORNALISTA
SONO TRENTINO ED ALPINO

Dall'anno dell'alluvione la mia famiglia si è trasferita a Trento. Ho dovuto imparare il dialetto, come una lingua straniera. Alle scuole Verdi il maestro diceva "mòsa de ciuf!"

Sono nato nel 1959 a Bolzano, mamma Cimbra e papà Vicentino. La mia era una città operaia, proletaria, italiana, dove i contatti con il gruppo tedesco erano pochissimi.

Ho la fortuna di fare un lavoro che mi piace e mi affascina: sono vice caporedattore del quotidiano L'Adige di Trento, dove sono entrato nel lontano 1990

SONO NATO A BOLZANO
ALPINISTA DELLA DOMENICA
TREKKING E LUNGHI VIAGGI
SCRIVERE, CHE PASSIONE

Sono cresciuto fra le montagne, dove mi piace camminare. Ma come arrampicatore sono sempre stato un disastro. Preferisco lo zaino in spalla e... qualche sosta in rifugio!

Il più bello è stato il giro dell'Annapurna, in Himalaya, nel 1992. Ero da solo e cercavo un po' di pace dopo la morte di mia madre. Fra templi indù e monasteri buddhisti.

Lo faccio per lavoro, ma anche per passione. Nel 1986 ho vinto il Premio Inedito - L'Espresso col racconto "Ghirlanda di morte per l'alpino Fink".

Sì, questa foto è un "selfie", me la sono scattata da solo. Ero a Sant'Antonio di Mavignola, erano le 17 e stavo camminando dalle 8 del mattino attraverso tutta la Rendena, da Tione in su. Ecco spiegata la faccia stravolta.,.

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